Gli ultimi dati sulla precarietà del lavoro in Italia ripropongono il tema della stabilità del posto di lavoro e degli strumenti migliori per raggiungere questo risultato. La strada di un unico contratto d'ingresso a tempo indeterminato ha mostrato non pochi limiti rispetto ad altre forme contrattuali plurime e flessibili.
In questo quadro è intervenuto il presidente dell'associazione di imprese CIFA, Andrea Cara, sostenendo che la flessibilità, se ben affiancata, non solo non porta alla precarietà ma garantisce stabilità e crescita occupazionale, in quanto fa emergere il lavoro sommerso.